05 Ottobre

Stavo leggendo "L'uomo e i suoi simboli " di Jung, quando mi sono imbattuta in questa bella storia, ve la scrivo qui sotto...e buonanotte o buongiorno a seconda dell'ora in cui la state leggendo!

M. e S.

 

 “Ho conosciuto anch’io un’anziana signora che non aveva ricevuto dalla vita troppe “soddisfazioni”. Si era sposata con un uomo dal carattere estremamente difficile ed era riuscita a sviluppare la propria personalità fino al livello della maturità. Tuttavia una volta si lamentò con me per non aver “fatto” nulla nella sua vita, al punto da sentirsi completamente inutile. Le raccontai una storia che arrivò alla mia terra d’origine da un saggio. Il suo nome era Chuang-Tzu ed essa comprese perfettamente il senso del racconto e ne provò grande conforto. Ecco la storia: Un falegname girovago di nome Pietra vide nel corso di uno dei suoi viaggi una quercia gigantesca, che si ergeva in un campo, vicino ad un altare agreste. Il falegname disse al suo garzone, che si era fermato ad ammirare a bocca aperta tanta possenza, che quello era un albero inutile. Se volessi trarne fuori una barca marcirebbe – disse – se volessi farne degli arnesi si spezzerebbero. Non puoi farne niente di buono ed è questa la ragione per cui è potuta invecchiare tanto. Quella stessa notte, quando il falegname andò a dormire all’ osteria dove albergava, la quercia gli apparve in sogno e gli disse: Perché mi paragoni agli alberi di campo? Ancor prima che possano maturare i loro frutti gli uomini li aggrediscono e li violentano. I loro rami vengono spezzati e le loro fronde strappate. I loro doni sono per essi un vero danno e così non possono condurre a termine la loro naturale esistenza. E’ un fatto che si verifica dovunque ed è per questo che da tempo ho imparato ad essere completamente inutile. Credi che se fossi stata utile a modo tuo avrei potuto raggiungere questa altezza? Senza dire che, io e tu, siamo entrambi creature: come può credere una cosa creata di essere in grado di giudicarne un’altra?  Il falegname si svegliò e meditò sul sogno. In seguito, quando il garzone gli chiese perché mai proprio quell’albero servisse a proteggere l’altare agreste, egli gli rispose: Taci ! Non ne parlare più ! L’albero è cresciuto qui, perché in qualsiasi altro luogo gli uomini lo avrebbero maltrattato. Se non fosse stato l’albero dell’altare, avrebbe potuto venire abbattuto.”