Qualche cenno storico...
L'arte terapia (intesa nell'ampia gamma di significati che porta con sè), è nata nel mondo anglosassone intorno agli anni '30.
Si è poi affermata come vero e proprio metodo di cura dopo il secondo conflitto mondiale, principalmente per curare reduci di guerra, soldati e tutte quelle persone che avevano subito un trauma durante la guerra.
Si affiancò all'arte terapia, tutto il lavoro svolto da lungimiranti psichiatri e psicologi che videro nei lavori effettuati dai pazienti degli ospedali psichiatrici, una vera e propria risorsa per l'arte, chiamata outsider art ovvero l'arte di chi è al di fuori, di chi per categoria non appartiene al mondo dell'arte stessa.
Nacquero così numerose collezioni e musei (diversi in Svizzera, come la Collezione di Art Brut a Losanna https://www.artbrut.ch/fr/21070/collection-art-brut-lausanne ) dedicati a questi artisti che fecero dell'arte la loro sopravvivenza. Dipingere era per loro l'unico modo di restare vivi e di salvaguardare il proprio essere persone, all'interno delle 4 mura degli, allora detti, manicomi.
Ecco che quindi l'arte intesa come terapia inizia a ramificarsi e a toccare ambiti che prima erano esclusivi di una certa élite di persone.
Arte non solo intesa come pittura, ma anche la scultura, il teatro, la danza ogni aspetto creativo del'uomo si è trasformato da passione o hobby a metodo di cura. Non è importante il risultato, ma è il processo che serve al paziente, o a chiunque si affacci all'arte, a liberarsi.
In Italia la figura dell'artista terapista è ancora marginale, spesso opera in strutture private, in atelier e il suo lavoro viene visto come semplice ricreazione. In realtà dietro ad ogni lavoro ci sta un serio progetto con veri e propri obiettivi educativi tenuti monitorati per l'intero percorso. Nel nordeuropa e nel mondo anglosassone invece la figura dell'artista terapista lavora negli ospedali, nelle strutture riabilitative, a stretto contatto con un'équipe di medici e psicologi con i quali coordina cure, trattamenti e percorsi da seguire. Insomma la sua professionalità è riconosciuta, così come è riconosciuta l'efficacia delle sue proposte.
M. e S.