I nostri laboratori possono essere attivati anche con il personale medico, infermieristico ed educativo operante nel sociale.
Sono queste, posizioni professionali che accumulano spesso un grande stress fisico ed emotivo, dovuto ad un lavoro in cui bisogna essere e dare sempre il 100%.
Il rischio di burn out (termine con cui si indica un calo psicologico dovuto ad un eccessivo darsi per aiutare gli altri) è molto elevato. Burn out = scottarsi, chi si avvicina troppo a livello emotivo ed empatico alle utenze che cura, rischia di annullarsi o immedesimarsi, soffrendo così di questa ed altre sindromi da stress.
E' importante quindi per chi esercita queste professioni, avere dei momenti di vero e proprio "scarico" emotivo, in cui buttar fuori tutte le emozioni accumulate durante il lavoro.
Un laboratorio rivolto a chi opera nel sociale, può risultare quindi molto utile sia per la professione stessa che per la persona che lo frequenta.
Sono diverse le strutture che hanno pensato ad attuarne uno.
In particolare abbiamo avuto un'esperienza con il personale sanitario della Residenza Paradiso di Lugano. Qui è stato trattato il tema della violenza non voluta, ragionando su tutti quegli atteggiamenti che inconsapevolmente fanno del male a chi viene curato: dal non guardare negli occhi una persona, al considerare gli ospiti come numeri e non come persone alla difficoltà nel bilanciare l'essere medico con l'essere persona, per trovare sempre la strada giusta nell'affrontare le persone e i loro problemi. Questo laboratorio in particolare è stato improntato su un lavoro più teatrale, in cui l'utente è venuto a conoscenza dei suoi limiti, delle sue potenzialità e facendo, ha potuto osservarsi per migliorare gli aspetti di sè che non lo soddisfacevano.
Il laboratorio è poi sfociato in uno spettacolo teatrale "Non farmi male" presentato alla Sala Multiuso di Paradiso - Lugano.
Non solo il teatro può essere utile, ma anche l'arte, l'entrare in contatto con la materia (colori, creta, stoffa ecc) sono tutti metodi che possono aiutare ad affrontare meglio una delle professioni più difficili.
Certo i turni di lavoro sembrano non facilitare la partecipazione ad un laboratorio, ma il gradimento e l'efficacia sono così elevati che abbiamo visto personalmente, professionisti presentarsi alle lezioni nei loro giorni di riposo. Non pretendiamo questo, anzi il riposo è uno dei metodi per staccarsi un po' dallo stress, ma un laboratorio fisso per alcuni mesi in una struttura permette una giusta rotazione del personale e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Inoltre, nei casi di laboratori artistici, si pensa sempre ad un finale fatto da un'opera condivisa che poi possa essere esposta nella struttura ospitante a vivacizzare l'ambiente e renderlo meno austero.