19 Novembre

Oggi una veloce storia del feltro, materiale che spesso utilizziamo nei nostri laboratori:

 

Il feltro è una stoffa realizzata in pelo animale. Non è un tessuto  ma viene prodotto con l’infeltrimento delle fibre.

Il materiale che lo compone è la lana cardata di pecora, ma si può utilizzare qualsiasi altro tipo di pelo di: lepre, coniglio, castoro, lontra, capra e cammello.

Per infeltrire la lana, le fibre vengono bagnate con acqua calda, insaponate e manipolate fino ad ottenerne, con processi meccanici e chimici, l’infeltrimento.

 

Non sappiamo se i primi manufatti in feltro siano dovuti all’ingegno dell’uomo oppure alla scoperta casuale che umidità , il calore e  la pressione mutano le caratteristiche della lana.

Le fibre della lana, una volta infeltrite non possono più essere usate normalmente; questo doveva essere un grave danno per i pastori primitivi, che  probabilmente elaborarono un modo per usarla lo stesso. Le origini di questo materiale si perdono dunque nella notte dei tempi e per questo esso viene descritto da varie mitologie; addirittura un racconto ne fa risalire la scoperta ai tempi di Noè, in quanto prodotto dalla lana che cadeva dalle pecore dell’Arca, da esse calpestata e infeltrita per l’umidità dell’ambiente chiuso.

A parte i miti, abbiamo alcuni dati certi: più antichi reperti giunti fino a noi provengono dall’Asia Centrale e risalgono al I millennio a.C.; in quel periodo l’uomo già conosceva la tessitura, per cui si ipotizza che l’origine del feltro sia anche antecedente a questa data, essendo esso più immediato e veloce da realizzare.

I ritrovamenti più importanti sono stati fatti dall’archeologo russo Rudenko a Pazyryk, in Siberia, in alcune tombe quindi preservatesi nel corso dei secoli grazie al ghiaccio presente al loro interno; i reperti risalgono al periodo tra il VII e il II secolo a.C. e comprendono arazzi, coperte, calzature, cuscini, finimenti e selle per cavalli, indumenti, fermacapelli.

Il più antico ed importante esempio di feltro giunto sino a noi è però il “feltro di Pazyryk”, noto a tutti gli studiosi del settore: un grande arazzo (circa m 4,5 x 6,5) conservato al Museo Hermitage di S. Pietroburgo su cui è rappresentata per sei volte la scena di un guerriero a cavallo che rende omaggio ad una divinità femminile.

Feltro di Pazyryk

Nella leggenda l’invenzione del feltro viene attribuita a San Giacomo apostolo , fratello di San Giovanni evangelista. Il santo, che era un pescatore, mal sopportava le conseguenze dei lunghi spostamenti, che allora venivano fatti a piedi, richiesti dall’opera di predicazione. Per proteggere le piante dei piedi provò ad imbottire i sandali coi batuffoli di lana che le pecore, nel pascolare, lasciavano attaccati ai cespugli spinosi. Si accorse che lo strato di lana pressato dal suo peso e bagnato dal sudore si induriva e trasformava in una falda compatta. Da qui l’invenzione del feltro.

Buona giornata

M e S